Uno dei più comuni temi sulla salute e l’alimentazione riguarda i livelli di colesterolo nel sangue e il rischio cardiovascolare che ne consegue.

Il colesterolo è un grasso presente nel sangue: per la maggior parte viene prodotto dal nostro organismo e solo in minima parte viene introdotto con gli alimenti.
Svolge numerosi funzioni importanti: favorisce l’assorbimento di alcuni alimenti a livello intestinale, interviene nella sintesi della vitamina D e di numerosi ormoni, prende parte alla costruzione della parete delle cellule.

Per circolare nel sangue, il colesterolo si lega a complesse strutture chiamate lipoproteine che servono proprio per il trasporto del grasso da un distretto corporeo all’altro. La concentrazione del colesterolo così assemblato prende il nome di colesterolemia.

A seconda del tipo di lipoproteina a cui è legato, si distinguono il colesterolo HDL, “colesterolo buono” con azione protettiva, e colesterolo LDL, “cattivo” che può provocare danni alle arterie.

L’aumento della colesterolemia può essere legata alla menopausa della donna, a cattive abitudini alimentari, a uno stile di vita poco attivo o a fattori genetici.

Secondo l’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare Iss-Anmco, l’ipercolesterolemia colpisce il 38% degli italiani, in aumento rispetto al 2000.

I valori da tenere sotto controllo sono il colesterolo totale che non deve superare i 200 mg/dl e  l’LDL che deve essere inferiore ai 100 mg/dl.

In caso di valori elevati il primo passo da fare è avere cura di noi stessi, migliorando il proprio stile di vita attraverso una vita attiva e dinamica e un’alimentazione equilibrata e attenta.

L’attività fisica è una componente fondamentale per regolare i livelli di colesterolo: non è necessario essere atleti professionisti, ma inserire una regolare e leggera attività fisica in una vita attiva, preferendo le scale all’ascensore, la bicicletta all’auto, la scopa all’aspirapolvere.
Gli esercizi aerobici regolari aumentano i valori di colesterolo buono.

Ma anche l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo.

È necessario seguire una serie di consigli alimentari che devono diventare la base di un nuovo stile di vita.

Bisogna abituarsi a mangiare ogni giorno cereali e derivati integrali (pasta, riso, polenta), almeno 3 porzioni di verdura, riservandone almeno una a inizio pasto, 2 porzioni di frutta; prediligere il pesce pescato come fonte proteica e inserire più volte durante la settimana i legumi che hanno un ruolo attivo nella regolazione dell’assorbimento del colesterolo.

Frutta a guscio e semi oleosi, poi, ci forniscono grassi sani, insaturi che vanno ad aumentare i livelli di colesterolo HDL, aiutandoci a contrastare quello cattivo.

Inoltre gli ultimi studi scientifici hanno ormai dimostrato che le uova non fanno aumentare la concentrazione di colesterolo LDL nel sangue. Sono, anzi, un’ottima fonte proteica da alternare durante la settimana al pesce e ai legumi.

Per quanto riguarda i formaggi i ricercatori si dividono, anche alla luce di una recente ricerca che scagiona i formaggi stagionati.

In realtà questi alimenti sono ricchi di grassi saturi che vanno ad aumentare le fila del colesterolo LDL.

È bene quindi ridurne il consumo il più possibile in caso di ipercolesterolemia. Via libera 2 volte alla settimana ai formaggi freschi (mozzarella e ricotta) o semimagri come quelli di pecora che possono essere consumati 2 o 3 volte durante la settimana.